sabato 17 ottobre 2009

Presentazione Corsi

Check out this SlideShare Presentation:

venerdì 5 giugno 2009

Il Metodo Tradizionale

L’intero metodo si delinea in due correnti apparentemente separate ma che procedono parallelamente: una, quella più razionale, ufficiale e che lo riconosce essere una branca dell’Osteopatia, l’altra meno espressa e interiore o empatica che si avvale di una conoscenza del proprio corpo e salute dell’anima.

Benefici

Il beneficio più evidente ed immediato può essere il rilassamento profondo come conseguente abbassamento del tono del “sistema Simpatico” e la correzione della “postura”. Noi siamo educati a “percepire” lo scheletro “vivo” percorso dalle energie vitali perciò è possibile “plasmare” i tessuti ( Cranio, Sacro, Colonna Vertebrale, Organi, connettivo ecc..) imparando dalla stessa forza “intrinseca” che cerca di mantenere o ristabilire lo stato di salute inerente.

Si possono trattare problemi muscolo scheletrici acuti, cronici e degenerativi.

E’ molto efficace in caso di labirintite, cervicalgie, lombalgie, discopatie, ernie del disco ,

e nel caso di traumi emozionali, si possono trattare varie sindromi, quali depressioni, cefalee, ansia, stress e malattie psico-somatiche. Si può intervenire anche nel campo ortodontico (dolore dell’articolazione temporo- mandibolare) in oculistica, nei disturbi dell’udito (acufeni) e negli squilibri del sistema nervoso centrale. E’ utile alle donne nel periodo pre e post parto e ai neonati.

Il Sistema Cranio Sacrale

Il ritmo Cranio Sacrale è connesso alla secrezione del Liquido cerebro spinale che nutre e protegge il Sistema Nervoso Centrale.

Il Sistema si trova al centro del nostro corpo ed è un meccanismo idraulico formato dalle membrane meningee che si estendono dalle ossa craniche all’osso sacro, all’interno della colonna vertebrale. L’intero Sistema ha un movimento sottile: rimuovendo le tensioni e le rigidità del ritmo cranio sacrale, si attiva la capacità di equilibrio del Sistema Nervoso ed Endocrino e si ristabilisce la predisposizione naturale del corpo all’autoguarigione.

Le origini : storia antica e moderna

All’inizio del 1900, un Osteopata Americano Dott. W. Sutherland, durante i suoi studi sperimentali sul cranio, scoprì l’esistenza di un’attività dinamica involontaria che interessa le ossa craniche, l’osso sacro e le meningi cerebro spinali. Manualmente percepì il movimento cranico e si accorse che era interconnesso con quello dell’osso sacro e dei tessuti connettivi del corpo. Definì il movimento ritmico “ritmo respiratorio primario” e scoprì che attraverso sottili micro manipolazioni era possibile, là dove era necessario, riportare il sistema allo stato di salute originale.

Nel 1970 il Dott. J.Upledger coniò per la prima volta il termine “terapia cranio sacrale” scoprendo le relazioni tra corpo mente nella genesi delle malattie attraverso un accurato lavoro sui traumi che definì “Somato Emotional Release .

Craniosacrale.thumbnail

Un’altro ricercatore di rilievo dei nostri giorni è l’Inglese D.O.Michael Kern che ha portato avanti le scoperte di Sutherland riguardanti le “maree interiori” e ideando l’approccio “Cranio Sacrale Biodinamico”.

Le “Maree interiori” sono impulsi ritmici vitali ancora più lenti e profondi dell’impulso Cranio Sacrale: la conoscenza e percezione di tale dimensione terapeutica, permette di aiutare un sistema debilitato verso reazioni che possono condurre all’ armonizzazione corpo-mente.